Messina. Un Protocollo per non lasciare ai margini i giovani “ritirati”. Ci pensa l’associazione “Hikikomori”

Tanti, troppi giovani abbandonano la scuola con l’incertezza assoluta su quello che sarà da quel momento la loro esistenza. E il dramma si è reso ancora più evidente durante il lockdown, quando tutti i giovani ma sopratutto quelli in età scolare si sono trovati soli, a dover gestire una solitudine che non conoscevano e un modo diverso di affrontare gli studi. Molti hanno deciso così di “ritirarsi”, di dire basta ad un sistema scuola da cui non si sentivano rappresentati. Una dramma non solo giovanile ma che riguarda anche i genitori di questi ragazzi e che stanno provando a cambiare la situazione. Nasce così l’associazione “Hikikomori” composta appunto da genitori con lo scopo di far tornare alla vita i ragazzi, portandoli fuori dalle proprie stanze e ricondurli ad una vita normale. E per far sì che l’associazione raggiunga l’obbiettivo, qualche giorno fa l’ Ufficio Regionale agli Studi ha siglato un accordo con l’ “Hikikomori” affinché si sviluppi una collaborazione tra scuola e genitori allo scopo di fare uscire di casa i ragazzi, allontanandoli da giochi e tecnologia. Didattica a distanza, sportelli di ascolto per genitori e figli, progetti che facciano sentire i ragazzi partecipi del mondo che li circonda, sono alla base dell’accordo. E poi uno spettacolo “C’è Nessuno” a cui hanno preso parte l’attrice Lucia Sardo, il regista Marcello Cappelli, che ha vissuto in prima persona lo status di “Hikikomori” e poi Gioacchino Cappelli. Lo spettacolo sarà rappresentato al Teatro Politeama di Palermo il 16 Maggio.

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